Libri e pubblicazioni
Articolo di Heinz Grill
fondatore della “Nuova volontà yoga”
30 agosto 2021
Quale dimensione rappresenta al giorno d’oggi
un’esistenza durevole?
Ciò che è transitorio in rapporto a valori durevoli
Se la coscienza umana vuole opporsi alle tante manipolazioni e suggestioni della politica, della vita economica e sociale e sostituire a fatti falsi quelli corretti, si logora nella sua integrità. Nessuna rivolta organizzata, per quanto ben pensata, e costruita con parole battagliere, dimostrazioni e ribellioni non ha alcuna possibilità di vincere né il cosiddetto male né il sinistro e continuo crescere della potenza del denaro del nostro tempo. La menzogna domina il mondo come un potente pianeta superiore e come un’intelligenza artificiale dirige ormai l’indole individuale degli uomini. La domanda su dove risieda il vero valore dell’essere umano, che è di natura durevole, deve essere posta in questa infranta situazione culturale.
Se si considera attentamente la costituzione interiore dell’anima di una mentalità pensante in tedesco, si sente inevitabilmente che essa sperimenta una sorta di essere senza patria interiore, derivata sia dal passato storico che dalle attuali circostanze legate alle misure per il Virus corona. Mentre l’indole italiana si sperimenta tendenzialmente nel compensarsi piuttosto attraverso i sentimenti familiari e si trova più in una posizione di attesa di fronte alla crisi di oggi, la mentalità tedesca si sforza in modo molto forte di risolvere i problemi in modo chiaramente polarizzante. Il pericolo di dividersi in posizioni e contrapposizioni e di esaurirsi in ciò, è però molto evidente. Manca la visione di quella dimensione, pensata coscientemente e concretamente, che vuole sorgere come nuova e più nobile cultura.
Se si vuole porsi contro una grande menzogna, la coscienza ha bisogno di un potenziale spirituale straordinario e sviluppato. Cosa o quale dimensione vive in un potenziale spirituale effettivamente dato che opera attraverso l’uomo? Questa domanda richiede una visione concreta, pensata in ogni dettaglio. Ad una più attenta osservazione non c’è ancora una rappresentazione reale di come potrebbe essere il futuro con i suoi valori e concetti di valore e di come potrebbe dare forma alle sue relazioni e alla sua bellezza.
I passi di realizzazione nella filosofia occidentale e orientale
Innanzitutto, il mondo spirituale è costituito da idee. Ogni idea che la coscienza umana può pensare e contemplare è come una stella del cielo e perciò si erige solamente in modo non manifesto sopra la testa dell’uomo. Platone definisce questo mondo di idee come vera realtà, mentre ha chiamato la realtà dei fenomeni terreni un’ombra di essa. Per questo grande filosofo lo Spirito era una realtà mentre giudicava il mondo solo come un mero riverbero di essa.
Nella filosofia indiana la realtà spirituale è definita con il concetto di brahman. Essa rappresenta gli archetipi dell’intera creazione del mondo e può essere percepita come il mare superiore delle idee e dei pensieri. Contrapposto a questo mondo puro definito brahman, che rappresenta l’elevata e non toccata realtà del pensiero, esiste la cosiddetta prakriti maya con i suoi movimenti della natura e i suoi fenomeni visibili. Maya è la ben nota parola per definire la cosiddetta illusione. La filosofia indiana descrive il mondo dei sensi come una realtà transitoria e chi cerca in essa il compimento della sua vita e la sua sicurezza soggiace ad un’illusione. Questo mondo dei sensi include tutte le emozioni, intenzioni egoistiche e abitudini di vita imperfette. Così pure le visioni ottimistiche e pessimistiche della vita che corrispondono alle opinioni e all’indole delle persone sono fenomeni passeggeri e relativi.
Il mondo archetipico dei pensieri, che si chiama brahman e che Platone definiva come il mondo reale delle idee, vuole esprimersi in modo vivente attraverso l’essere umano dotato di facoltà spirituali. Se il mondo delle idee rimanesse solamente una dimensione sovraordinata senza alcun vero contatto reale e collegamento con l’anima umana, l’intera esistenza mancherebbe di giustificazione e di senso. Per questo motivo, lo sviluppo delle idee deve portare ad ideali e alla loro integrazione pratica nella vita. In conformità ad il suo destino spirituale interiore l’animo umano vuole manifestare gli ideali più alti nella vita terrestre.
Per questo cammino, cioè su come un’ idea arriva alla sua piena realizzazione divenendo ideale, la filosofia indiana indica tre gradini. Il primo viene definito con il concetto di manas. E questo significa che l’idea con il suo contenuto rappresentativo viene pensata in modo ampio e sensibile e crea nell’uomo un’atmosfera bella, piena di luce e attraente. Colui che si avvicina alla dimensione del manas sperimenta pensieri ricchi di contenuto che sono connessi con la realtà universale e che ora muovono e riempiono la sua coscienza. Lo stato di percezione di manas è mosso, ampio, ricco di contenuto, libero e, in primo luogo, sensibilmente chiaroveggente. Nella forma di coscienza di manas vive una prima dimensione che permane però è transitoria. In realtà però la si trova abbastanza raramente in un tempo come il nostro caratterizzato da intellettualità e informazione.
Il secondo gradino che ora può essere conquistato su questo sentiero è il cosiddetto buddhi, che rappresenta un progresso rispetto al manas precedente. I pensieri relativi al contenuto ora si accendono nell’anima della persona diventano sentimenti sensibili e coerenti. Le idee che appartengono all’universalità e che rappresentano la realtà del brahman formano ora un tesoro di sentimenti nel mondo emotivo della persona. Il singolo si sperimenta profondamente penetrato nell’intimo dall’universalità di un contenuto di pensiero. La realtà e saggezza superiore diventano attraverso il buddhi, con la sua vita sensibile di sentimento, un centro individuale. Se chi pratica per molto tempo la meditazione e la concentrazione sugli ideali più alti e li approfondisce fino ad arrivare al mondo profondo dei sentimenti, conquista un forte centro e una forza di convinzione nella sua anima. Avendo saputo realizzare nella sua propria anima un valore universale in un tempo inondato di menzogne e suggestioni non si allontanerà più dalla sua strada. Nella sua anima rappresenterà una dimensione futura della bellezza e della capacità di amare. Il buddhi è una parte individuale dell’anima che può esprimersi in modo libero da polarità verso il mondo.
Il terzo gradino che viene designato come atman, costituisce ora la più alta realizzazione raggiungibile. Il pensiero, che una volta era idea, diventa forza di chiaroveggenza, quindi forza dell’anima e infine direttamente struttura della personalità e identità. La saggezza superiore del mondo delle idee fluisce attraverso un guardare e percepire spirituale fin dentro ai sentimenti umani. Diventa parte di questi sentimenti e alla fine diventa la causa prima più diretta della volontà. Quando il filosofo Shankara affermava che atman è uguale a brahman, diceva una grande verità. Colui che impara a pensare un’idea elevata fino a farla diventare un ideale reale e poi, attraverso esercizi di concentrazione e meditazione, lo realizza in sentimenti interiori sensibili portandolo infine ad una autenticità personale, esprime in modo completo una parte di una verità universale. Nella sua individualità rappresenta una dimensione dello spirito più alta di tutto. Lui stesso è portatore dello spirito e irradia grande forza nelle parole e nelle azioni.
Il Mahatma Gandhi, la cosiddetta “Grande Anima dell’India”, fu un esempio di come l’idea di ahimsā, la non violenza, si realizzava fino a divenire una completa identità e autenticità personale. Questo gli ha permesso di portare, attraverso il suo operare, ahimsā nella politica.
Il filosofo Hegel ha avuto il merito di aver portato in modo sublime nella filosofia il luminoso mondo del pensiero come punto più centrale dello spirito e Joseph Beuys ha portato l’idea della “plastica sociale” nell’arte. Molte grandi personalità si poterono ritrovare nella forza dell’idea dello spirito e portare questa idea giù nel mondo terrestre. Essi esprimono una parte della forza originaria del mondo spirituale brahman all’interno della presente vita sociale.
La volontà, però, tende a creare dei fraintendimenti perché in essa vivono istinti e passioni. Non per niente Rudolf Steiner ha descritto che una mera vita di volontà dissolverebbe il mondo in modo distruttivo.1) Anche la filosofia indiana assegna le forze di volontà in generale, che non siano compenetrate dallo spirito, alle forze di Śiva e altrettanto assegna a Nārāyanāya le forze formative del pensiero che un giorno dovrebbero diventare natura della volontà. Śiva è il dio che distrugge e Nārāyanāya è il dio che conserva. Formando un pensiero di carattere universale fino a che esso diventi una base profonda per la volontà, il mondo si preserva.
Oggi il singolo ha bisogno di una guida competente per capire come può pensare le idee fino a trasformarle in ideali e su come alla fine imparare a elaborarle a fondo fino a farle penetrare nella vita sociale. La via del pensare le migliori e grandi idee che esistono già nel mondo spirituale, per condurle poi nella realtà del sentire, contribuendo infine così a creare una propria autenticità personale, dona al mondo un nuovo respiro.
Attraverso la realizzazione di manas, le altre persone acquisiscono già una prospettiva che è salutare e le menzogne non possono più essere mantenute a lungo. Con il rafforzarsi del buddhi nell’essere umano, una forza così alta risplende ormai verso il mondo esterno che un intero villaggio può essere trasformato e possono essere influenzate positivamente la natura e le condizioni meteorologiche. Ma se il brahman diventa atman nell’essere umano, sorgono approcci culturali completamente nuovi che possono trasformare le forze negative della menzogna in motivi positivi. Una nuova base con ideali concreti può sorgere nel mondo. La realizzazione di grandi e sempre più alti saperi fino a portare alla piena autenticità personale determina la resurrezione di una nuova cultura. La menzogna nel mondo allora diventerà definitivamente māyā – illusione e nel migliore dei casi sarà ancora al sevizio della trasfigurazione del potenziale dell’anima risorto. Ma dove vive questo potenziale dell’anima? Esiste davvero nelle visioni di persone che sono già in sufficiente quantità?
Punti di vista pratici per la realizzazione di un contenuto spirituale nel senso di manas, buddhi e atman
Il saggio Sri Aurobindo ha definito quattro grandi criteri necessari affinché la cosiddetta “Supramental” o una saggezza superiore, che finora non è ancora presente nell’uomo, venga elaborata, e questi erano:
1. Scritti spirituali appropriati
2. Un insegnante autentico
3. Disciplina e perseveranza
4. Il giusto calcolo del tempo
Innanzitutto, chi vuole condurre la propria anima alla dimensione universale con l’aiuto di un contenuto spirituale, deve decidersi dirigendosi verso un contenuto spirituale sufficientemente valido e adatto. Dopo aver preso risolutamente questa decisione dentro di sé, la cosa migliore da fare è rivolgersi a un maestro che sia sufficientemente fondato e capace nel campo della spiritualità e che possa apportare correzioni, suggerimenti e riflessioni opportuni. L’aspirante dovrebbe entrare in un’alleanza di lavoro sincero e onesto con un insegnante. Lo stesso obiettivo dovrebbe valere sia per l’insegnante che per lo studente. Attraverso uno scambio reciproco, le idee diventano ideali e questi di nuovo portano ad un irradiare pratico e senza polarità.
Con la decisione di portare un’idea fino a che diventi abilità sociale e conseguenza pratica, lo studente si impegna naturalmente in uno studio autonomo così come anche in uno studio di scritti di contenuti appropriati e riferiti al suo lavoro. Tuttavia, non legge la letteratura spirituale dal punto di vista del contenuto informativo, come purtroppo accade spesso nel nostro tempo materialistico, la legge piuttosto per individuare i nessi e le parole in modo più approfondito. Le parole piene di saggezza devono essere disponibili in modo vivo nell’anima di colui che si esercita come una competenza professionale.
Ogni giorno, indipendentemente da vacanze o impegni materiali, dovrebbe essere utilizzato per aspirare e lavorare su un contenuto spirituale privo di polarità. Avere l’obbiettivo di progredire nel miglior modo possibile sta al centro della vita dell’aspirante. I semi, che come primi germi della conoscenza prosperano lentamente, ogni giorno devono essere annaffiati a nuovo. Sia troppa che troppo poca acqua li danneggerebbe. La disciplina che il praticante mette in atto, di solito nasce da un bisogno naturale di uno sviluppo animico-spirituale che trova espressione nel rafforzarsi concretamente nei contenuti. Se il praticante perde però la gioia o l’ambizione naturale nel realizzare coerentemente l’idea che sta cercando di maturare per diventare un ampio ideale, deve chiedersi se sta seguendo le illusioni dei legami o se sta effettivamente rimanendo fedele a se stesso e alle sue decisioni. Sono normalmente i molti legami con il mondo e con le rappresentazioni simbiotiche, che noi abbiamo verso i nostri simili, che rubano il praticante della perseveranza sul sentiero spirituale.
Colui che si esercita ha bisogno di un po’ di tempo per sviluppare un contenuto che rafforzi l’anima e sia privo di polarità, che stabilizzi sia la propria forza di sé sia che arricchisca tutte le relazioni con il mondo esterno. Nel giro di poche settimane, un’idea può essere portata al livello di manas. Se lo sviluppo richiede anni, di solito non lo si è abbastanza deciso e la disciplina lascia molto a desiderare. La realizzazione di un’idea nobile fino al suo concretizzarsi – sociabilità – e al suo divenire profondo potenziale senziente, cioè fino a divenire il cosiddetto buddhi, richiede solitamente dai due ai tre mesi; la realizzazione del contenuto fino ad atman di solito da uno a tre anni.
In sostanza, la realizzazione di un’idea nobile in un ideale porta sempre al rafforzamento delle forze della proprie personalità, ad una salute migliore e ad un più bell’aspetto. Inoltre, questo arricchimento nel contenuto e nell’anima di coloro che si esercitano irradia un effetto straordinariamente edificante e positivo sui propri simili, i quali quindi abbandonano certe qualità negative e abitudini compensatorie e ricercano anche un senso nella vita. La cosa particolare e sconosciuta di questo processo di realizzazione è tuttavia che la sfera d’azione dell’attività non rimane solo all’interno delle condizioni e relazioni terrestri visibili, ma si irradia anche nel cosmo e nel mondo spirituale. A partire da quest’ultimo tornano inaspettate e nuove correnti di forza nel mondo e alcune menzogne non si lascano più coprire. Sorgono in ogni caso dei cambiamenti improvvisi che vanno da svilippi fatali fino a forme sorprendenti, moralmente favorevoli ed estetiche.
Senza lo sviluppo spirituale dell’uomo, nessuna trasformazione e nessun vero progresso culturale può sorgere nell’esistenza del mondo. 2) 3) 4) 5) 6) 7) 8)
Commenti
1) “Attraverso la nostra volontà siamo senz’altro collegati con le forze di declino dell nostro pianeta Terra. E se noi come persone del presente non avessimo altro che forze di volontà, allora la nostra terra sarebbe destinata attraverso di noi, attraverso l’umanità, ad essere semplicemente distrutta. Dovremmo quindi guardare verso un futuro sulla terra che non produrrebbe davvero un’immagine molto edificante e che consisterebbe nel dissolversi gradualmente della terra e nel disperdersi nello spazio cosmico. Così siamo costituiti rispetto al polo della volontà.” Rudolf Steiner in GA 191 p.232
2) Un esempio di un contenuto scelto può essere un chakra. Il praticante decide di sviluppare completamente il centro del cuore. A questo scopo l’autore consiglia di studiare il suo libro Das Wesensgeheimnis der Seele, così come il libro di Rudolf Steiner: L’iniziazione – Come si conseguono conoscenze dei mondi superiori? Sceglie allora per il suo contenuto dell’anima le proprietà che sono riferite al centro del cuore e lavora con disciplina fino a quando non le ha realizzate in valori dell’anima indipendenti.
3) Bhagavad Gita capitolo 2 verso 72:
eṣā brāhmī sthitiḥ pārtha naināṁ prāpya vimuhyati
sthitvāsyām antakāle ’pi brahma nirvāṇam ṛcchati
Traduzione:
Questa è la sede di Brahman, o Arjuna. Chi lo raggiunge non è più ingannato. Saldamente radicata in esso, fino alla fine della vita, l’anima entra nel Brahman.
4) La differenza tra un desiderare che rimane vago e un contenuto dell’anima ben pensato diventa visibile nel video “Dialogfähigkeit im sozialen Prozess”, Seminario con Heinz Grill e Axel Kindermann, Parte 1 “Contenuto”. (in lingua tedesca)
5) Spesso le persone parlano di avere un contenuto perché praticano sport o hanno un hobby come amare gli animali. Le forme esteriori, tuttavia, non devono essere confuse con un contenuto dell’anima. I valori durevoli si sviluppano quando il praticante legge negli scritti di tipo spirituale e si decide con tutte le sue forze per l’obiettivo di realizzare queste possibilità.
6) Un contenuto non deve essere confuso con l’opinione. Per esempio, quando l’aspirante attraverso lo studio e l’esperienza ha conosciuto le differenze, come funzionano le leggi del corpo eterico in relazione al corpo fisico, sperimenta una sorta di libertà fisica come un valore durevole, che irradierà sia verso se stesso che verso i suoi simili.
7) Si potrebbe opporre che queste descrizioni rappresentino una sorta di fuga dalla grave realtà del presente e si potrebbe asserire che si debba combattere resistendo all’ingiustizia del tempo. Sia la resistenza che la menzogna del tempo sono illusioni. Finché nell’anima dell’individuo non nasce alcun valore durevole, le lotte nel mondo esterno sembrano inutili.
8) La sfera di azione dell’anima umana si estende anche sempre ai propri simili. Quando questa è molto positiva, aumenta lo sviluppo spirituale. Se questa è molto negativa, invece, la punta del triangolo si erge verso il basso e genera il materialismo.
Questa forma che rappresenta una tetrade con un punto in alto e un punto in basso è l’immagine delle possibilità alla quale l’anima umana è legata nella sua esistenza terrestre.
Mondo spirituale
Materialismo
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